il mio desiderio imperversa
ed ogni sostalgia si è svegliata
o tu, che mi hai fatto ammalare,
che cosa sai di me!
Piano spengo la mia tardiva luce,
per vegliare su ore febbrili,
e la notte ha la tua immagine,
ed il vento, che parla d'amore,
ha il tuo indimenticabile riso.
H.Hesse
Εγγραφή σε:
Σχόλια ανάρτησης (Atom)
Vento di ricordi
ΑπάντησηΔιαγραφήRenato Zero
Non liberartene mai
Di quei ricordi,
lasciali vivere li dentro di te.
A volte sono migliori,
di questo malato presente…
decisamente al sicuro,
nella tua mente.
La strada che ci divide,
a volte l’orgoglio.
Certe presenze cattive, l’oscurità.
Brevi ricordi o infiniti,
dove ti sei perso mai,
eppure non saresti vivo,
senza i ricordi.
Pane dei pensieri,
luce ai passi tuoi
dagli spazio a quei ricordi,
belli o brutti, infami o no.
Terra dei ricordi,
fabbrica di eroi.
Come un albero di frutti,
a quel ramo ci avviciniamo tutti.
Sfilano davanti a te,
come fantasmi,
non li temere
accarezzali anche tu.
Sono l’essenze d’amore,
passioni mai consumate.
Ricordi bagni di sole,
in certe giornate.
Prima che cali il silenzio,
prima di sera,
chiama i ricordi a raccolta
vicino a te.
Seguili in punta di piedi,
ti condurranno laggiù…
Potrai riavere così,
ciò che perdesti.
Vento di ricordi...
Ancora volerai!
Con fedeltà che non sospetti,
tutti lì gli amici tuoi.
Ecco un gran finale,
se un finale vuoi.
Lascia un segno al tuo passare.
Un seme. Un figlio. Una città…
Eternità. Eternità.
Eternità… siamo
o non siamo eternità?
Il vento cala e se ne va
ΑπάντησηΔιαγραφήLo stesso vento non agita
Due volte lo stesso ramo
Di ciliegio
Gli uccelli cantano nell'albero
Ali che voglion volare
La porta è chiusa
Bisogna forzarla
Bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica amata come te
so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà...
Nazym Hikmet
Il Vento
ΑπάντησηΔιαγραφήCome la luce,
Delizia senza forma -
E come l'ape,
Melodia senza tempo -
Come i boschi,
Segreto come brezza
Che, senza frasi, agita
Gli alberi più superbi -
Come il mattino,
Perfetto sul finire,
Quando orologi immortali
Suonano mezzogiorno!
Emily Dickinson
Tindari, mite ti so
ΑπάντησηΔιαγραφήfra larghi colli pensile sull'acque
dell'isole dolci del dio,
oggi m'assali
e ti chini in cuore.
Salgo vertici aerei precipizi,
assorto al vento dei pini,
e la brigata che lieve m'accompagna
s'allontana nell'aria,
onda di suoni e amore,
e tu mi prendi
da cui male mi trassi
e paure d'ombre e di silenzi,
rifugi di dolcezze un tempo assidue
e morte d'anima.
A te ignota è la terra
ove ogni giorno affondo
e segrete sillabe nutro:
altra luce ti sfoglia sopra i vetri
nella veste notturna,
e gioia non mia riposa
sul tuo grembo.
Aspro è l'esilio,
e la ricerca che chiudevo in te
d'armonia oggi si muta
in ansia precoce di morire;
e ogni amore
è schermo alla tristezza,
tacito passo nel buio
dove mi hai posto
amaro pane a rompere.
Tindari serena torna;
soave amico mi desta
che mi sporga nel cielo da una rupe
e io fingo timore a chi non sa
che vento profondo m'ha cercato.
Salvatore Quasimodo
da Tutte le poesie, Mondadori, 1960
Sabbie mobili
ΑπάντησηΔιαγραφήDemoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si e ritirato il mare
E tu come alga
dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto
ti agiti sognando.
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si e ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste.
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
Jacques Prévert
Dolore Cosmico
ΑπάντησηΔιαγραφήIo, l’ardente vento del deserto,
mi raffreddai, presi forma.
Dov’è il sole che possa liquefarmi,
dove il lampo che sappia frantumarmi!
Ora il mio sguardo è d’ira, una petrosa
testa di Sfinge volta a tutti i cieli.
Else Lasker-Schüler
Come il vento sospirante
ΑπάντησηΔιαγραφήCome il vento sospirante la notte
così verso te,
il mio desiderio imperversa
ed ogni sostalgia si è svegliata
o tu, che mi hai fatto ammalare,
che cosa sai di me!
Piano spengo la mia tardiva luce,
per vegliare su ore febbrili,
e la notte ha la tua immagine,
ed il vento, che parla d'amore,
ha il tuo indimenticabile riso.
H.Hesse
Favola
ΑπάντησηΔιαγραφήJean de La Fontaine
In autunno si sa che pazzo è il tempo, ora piove, ora è bello, or splende il sole, or distende la bella Iride il lembo del suo vestito, avviso a chi viaggia di portarsi per strada un buon mantello. Balzana nominarono gli antichi una stagion siffatta, in cui mai troppe le previdenze son del pellegrino.
Un di questi era uscito un giorno appunto ben riparato contro ogni incostanza della stagione, in un doppio tabarro di buona stoffa, allor che disse il Vento al Sole: - Ecco, costui, per quel ch'io veggo, ha provvisto assai ben contro gli eventi, ma non pensò ch'io so gonfiar le guance e con tanto soffiar impeto e forza, che strappo anche i bottoni; o vuoi ch'io provi a togliergli di dosso e con un colpo al diavolo mandar quel suo tabarro? Vuoi vedere? così potremo un poco al bel volo godercela fra noi
Senza tante parole a lui rispose il Sole: - Anzi fra noi facciam scommessa a chi prima saprà scoprir le spalle del galantuomo. A te, comincia primo, ch'io mi lascio soffiar anche sul viso.
Bastò il dirlo che il vento in un momento tien la scommessa e s'empie e si rigonfia, come un pallon, di nebbie e di vapori, e soffia e fischia e zufola e tempesta, innanzi polveroso va superbo, e comignoli schianta e manda a picco più d'una nave in mar per il capriccio d'un ferraiol, ahimè! Presto sul corpo il suo mantel si strinse il viandante, sì che il vento non entri. Invan s'insinua questo dentro le pieghe e sotto il bavero, ché l'uom prudente ancor più stretto attagliasi il panno al dosso,
e fu tempo perduto. Trascorso il tempo suo, cedette il Vento il gioco al Sol, che dissipa in un tratto le nebbie e mostra il suo faccion lucente, e tanto scalda al galantuom la schiena, che sudato alla fin questi si tolse il palandrano. Fu potente il Sole, facendo men di ciò ch'ei puote; indizio che la dolcezza vince ogni furore.