Πέμπτη 15 Νοεμβρίου 2007

ΠΕΣΜΕΝΑ ΦΥΛΛΑ

Foglie morte................. Oh! che già il vento volta e porta via le pioggie! Dentro la quercia foltaruma le foglie roggie che si staccano, e fru...partono; un branco ad ogni soffio che l'avviluppi. Par che la quercia sogniora, gemendo, i gruppi del novembre che fu. Volano come uccelli, morte nel bel sereno: picchiano nei ramelli del roseo pesco, pieno de' suoi cuccoli già. E il roseo pesco oscilla pieno di morte foglie: quale s'appende e prilla, quale da lui si toglie con un sibilo, e va. Ma quelle foglie morte che il vento, come roccia, spazza, non già di morte parlano ai fiori in boccia, ma sussurrano— Orsù! Dentro ogni cocco all'uscio vedo dei gialli ugnoli: tu che costì nel guscio di più covar ti duoli, che ti pèriti più? Fuori le aluccie pure, tu che costì sei vivo! Il vento ruglia eppure esso non è cattivo. Ruglia, brontola: ma contende a noi! Chè tutto vuol che sia mondo l'orto pei nuovi fiori, e il brutto, il secco, il vecchio, il morto, vuol che netti di qua. Noi c'indugiammo dove nascemmo, un po', ma era per ricoprir le nuove gemme di primavera. Così dicono, e fru...partono, ad un rabbuffo più stridulo e più forte. E tra un voletto e un tuffovanno le foglie morte, e non tornano più. .............Giovanni Pascoli

10 σχόλια:

  1. Dal tuo ramo staccata,
    povera foglia essiccata,
    dove vai? - Ne non so nulla.
    La tempesta ha rotto la quercia
    che sola era il mio sostegno.
    Col suo alito inconstante
    lo zeffiro o l' aquilone
    da quel giorno mi porta
    dalla foresta alla pianura,
    dalla montagna alla valle.
    Vado dove il vento mi conduce,
    senza compatirmi o spaventarmi:
    Vado dove va qualsiasi cosa,
    dove va la foglia della rosa
    e la foglia d' alloro.


    Antoine Vincent Arnault
    (1766 - 1834)
    (Secrétaire perpétuel de l'Académie Française)

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  3. La feuille

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    De ta tige détachée,
    Pauvre feuille desséchée,
    Où vas-tu ? - Je n'en sais rien.
    L'orage a brisé le chêne
    Qui seul était mon soutien.
    De son inconstante haleine
    Le zéphyr ou l'aquilon
    Depuis ce jour me promène
    De la forêt à la plaine,
    De la montagne au vallon.
    Je vais où le vent me mène,
    Sans me plaindre ou m'effrayer:
    Je vais où va toute chose,
    Où va la feuille de rose
    Et la feuille de laurier.


    Antoine Vincent Arnault
    (1766 - 1834)
    (secrétaire perpétuel de l'Académie Française)

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  4. La Foglia
    di G.Leopardi

    Lungi dal proprio ramo,
    povera foglia frale,
    dove vai tu? Dal faggio
    là dov'io nacqui, mi divise il vento.
    Esso, tornando a volo
    dal bosco alla campagna,
    dalla valle mi porta alla montagna.
    Seco perpetuamente
    vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
    Vo dove ogni altra cosa,
    dove naturalmente
    va la foglia di rosa,
    e la foglia d'alloro

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  5. Veder cadere le foglie



    Veder cadere le foglie mi lacera dentro

    soprattutto le foglie dei viali

    Soprattutto se sono ippocastani

    soprattutto se passano dei bimbi

    soprattutto se il cielo � sereno

    soprattutto se ho avuto, quel giorno,

    una buona notizia

    soprattutto se il cuore, quel giorno,

    non mi fa male

    soprattutto se credo, quel giorno,

    che quella che amo mi ami

    soprattutto se quel giorno

    mi sento d'accordo

    con gli uomini e con me stesso.

    Veder cadere le foglie mi lacera dentro

    soprattutto le foglie dei viali

    dei viali d'ippocastani.

    (N.Hikmet)

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  6. La prima pioggia


    Scendon le gocce della prima pioggia

    che sui selciati ancor timida batte,

    mentre settembre lietamente sfoggia

    l'ardore delle sue bacche scarlatte.

    E le foglie chiacchierine

    parlano dell'autunno che ritorna

    e che sotto la pioggia fine fine

    di pampini e di bacche agile s'adorna.

    (M. Moretti)

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  7. Albero autunnale



    Gi� matura

    la foglia pel sereno suo distacco

    discende

    nel cielo sempre verde dello stagno.

    Nel calmo

    languore della fine, l'autunno s'immedesima.

    Dolcissima

    la foglia s'abbandona al puro gelo.

    Sott'acqua

    con incessanti foglie va l'albero al suo dio.

    (J. Guillen Orfeo)

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  8. La terra si veste


    La terra si veste

    del giallo delle foglie

    in autunno.

    Il vento

    raccoglie i sussurri

    dei trepidi uccelli

    e gioca

    coi rami avvizziti

    che additano il cielo.

    Ho visto danzare

    sul mare

    tanti pezzetti di luna.

    (A. Russo)

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  9. Dolce melanconia di Settembre
    foglie arrosite d'amore,
    in attesa dell'ultimo ballo...
    Nuvole bianche che sorridono
    al tramonto del Sole...
    e il desiderio di te, piccola Rondine
    che vola, in cerca di Primavera...
    Ultimo canto delle cicale
    e farfalle in cerca di calore,
    nella festa dell'olivo...
    Gocce di lacrime cadute dal cielo,
    nella terra assetata d'amore...
    profumo di uva matura in aria,
    divino liquido dorato il vino,
    che dona ebbrezza ed allegria,
    al cuore innamorato, che sempre giovane,
    osa godere la danza del tempo...
    Dolce melanconia di Settembre,
    ricordi e nostalgia di un' Amore,
    in attesa di una rinascita...

    Lunapiena

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  10. O Notte

    Dall'ampia ansia dell'alba
    Svelata alberatura.

    Dolorosi risvegli.
    Foglie, sorelle foglie,
    Vi ascolto nel lamento.

    Autunni,
    Moribonde dolcezze.

    O gioventu',
    Passata e' appena l'ora del distacco.

    Cieli alti della gioventu', Libero slancio.

    E gia' sono deserto.

    Perso in questa curva malinconia

    Ma la notte sperde le lontananze.

    Oceanici silenzi,
    Astrali nidi d'illusione,

    O notte.



    Giuseppe Ungaretti

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Ευχαριστώ για την επίσκεψη.
Grazie per la tua Gentilezza.

Lunapiena