Τρίτη 14 Αυγούστου 2007

Occhi che parlano..

OCCHI che PARLANO... Ci sono momenti che le parole non servono... sono troppo povere per descrivere quel che succede nell'anima. Ci sono momenti immersi nel profondo del silenzio e coperti di un velo fitto di tristezza, come quelle notte nuvolose d'autunno in un bosco bruciato, dopo un crudele incendio estivo. Ci sono momenti che il cuore si gela e il corpo cerca di reagire e non trova la forza della voce... e' solo il respiro che guida l'eco di un desiderio che non si puo' avverare mai... Ci sono momenti che vivere diventa una fatica e' il dolore che regna nell'anima e non esiste via d'uscita... Ci sono momenti che non seguino il ritmo del tempo, momenti immensamente umani, che la vita incontra la morte. Ci sono momenti che tutto sembra che si e' fermato Il corpo diventa pesante,
l'atmosfera sembra gelida e l'orizzonte scompare in quel buio senza speranza. Solo gli occhi parlano... Era l'unico modo di essere insieme, l'unica via di communicare e di sentirci ancora vivi in quel incontro con la morte... all' inizio era solo un breve incontro di rossi sguardi... sangue e lacrime che lottavano per scaldare l'anima... sguardi lucidi pieni di lacrime che non volevano uscire per non perdere l'unica possibilita' di vista... e di vita .Quante parole immerse in quelli sguardi umaniche nella loro profondita' si conserva e si salva l'amore umano...Quel breve incontro dei sguardi e diventato poi un dialogo tra persone vive nel loro inaspettato incontro con la morte e con il passare dei minuti... e delle ore in silenzio quell'incontro di sguardi era un scambiamento di calore e le mani si alzano per sfiorare con rispetto la pelle, una leggera carezza d'affetto immensamente umana e' il vero sostegno tra le persone nell'incontro con la morte. Ci sono momenti che l'uomo ha bisogno di un altro uomo per poter tirare avanti al suo lungo cammino di lutto... Ci sono momenti che le parole sono troppo povere per comunicare l'amore umano che vive in loro. Sono gli occhi che parlano... Nel silenzio, una madre, alza gli occhi al cielo, si perde il suo sguardo nell'infinito azzurro, sta cercando qualcosa che sembra nascosto nel suo profondo. In un momento quel sguardo si fissa e un fiume di lacrime corrono lungo il viso... tremano le labbra... le mani sembrano che cercano un sostegno tirandosi i capelli.... si rompe il silenzio con un forte... NO! Batte forte il mio cuore... mi avvicino al suo fianco leggermente attenta di non essere in troppo... con tutto quel rispetto che si sente quando si avvicina ad una persona molto importante, ad una persona che si rispetta con infinito affetto... al cuore di una madre, che soffre per la perdita dei suoi cari. Le mie dita sfiorano leggermente quelle mani che non si muovono..., sembra di essere accettata la mia presenza. Le mani lasciano i capelli e si agrappano alle mie, chiude gli occhi... come se in quel buio si può trattenere Tutto. Rimane molto a lungo cosi... e poi le lacrime diventano fiume e tra singhiozzi ripette... "OXI ALLOI AGNOOUMENOI" ("Non altri dispersi")... Il suo sguardo e' pieno di terrore. Dopo il suo sguardo cerca il mio... vuole una risposta subito. Il mio sguardo accoglie il suo... non ho risposte... penso che ha tanta ragione di sentirsi per ancora una volta... quella terribile sensazione di inumana ingiustizia... e poi piange sulle mie mani che le stringe fortemente... cosi forte che mi fanno male,e' solo una piccola dose della sua grandissima sofferenza. Insieme, un sguardo profondo che arriva fino all'anima... nel silenzio che sembra un abbraccio affettuoso capace di tenere stretto... tutto quel dolore immensamente umano. Sono gli occhi che parlano... quando le parole non possono trovare la via d'uscita... quando tutto sembra sia caduto nel regno del silenzio... Sono gli occhi che parlano.. quando non arriva nemmeno la pioggia purificata delle lacrime... Solo gli occhi possono parlare.. nel silenzio. Vasso

2 σχόλια:

  1. E' sera... Il Sole è tramontato da molto, stanco e disgustato dal suo viaggio sulla Terra... Quanta ingiustizia e aggressività aveva incontrato al suo viaggio... quanta indifferenza e crudelta'... quanta falsità nei sorrisi e nelle parole senza senso.
    Il cielo dipinto di grigio, nuvole di lacrime nascondono il sorriso delle Stelle... La Luna è stasera assente...

    Un ragazzo seduto vicino alla finestra osserva una nuvola. Sembra sperduto nel suo grigio.
    Non ha voglia stasera di gioccare. Silenzioso e triste...
    Una lacrima dopo l'altra scorre al suo dolcissimo viso.
    Un pianto silenzioso... che dura un eternità.

    E' tanto dura la sua mancanza... fino a pochi giorni fa era là vicino a lui. Era piena di viva la loro casa... Tutti i giorni erano una festa... Si riccorda che correvano al corridoio e la mamma gridava... "Attenti... Non si fanno questi giochi nella casa,
    ma Non potete stare due minuti fermi???" e loro ridevano... ridevano e scherzavano... e correvano cercando una fuga, da quelli quattro muri, che a volte gli sembrava una prigione... ma era anche un dolce nido sempre in attesa per loro... Come gli manca suo Fratello... e' molto dura la sua mancanza.

    Era un ragazzo bruno con occhi verdi... Il suo sorriso un fiore profumato di Primavera... La sua voce come il scorrere del acqua in un fiumme pulito... Il suo sguardo di una profondità che risplendeva tutta la bellezza della natura. La sua curiosità immensa... Cercava di sapere tutto... subito... come se avesse sempre saputo che il Tempo non era un suo amico... ma solo un brutto e falso traditore dei sogni e della Vita. Correva tantissimo... Amava correre e gioccare... pieno di Vita e di Vitalità... I suoi disegni pieni di colore. La sua gioia messa nel bianco della carta, per farla vivere a lungo.. Il suo nome era Charis, che significa quello che porta la Gioia. Lo sapeva e scherzava sopra. "Io sono nato per portare la Gioia" diceva ridendo... Era la Gioia di tutti queli che lo hanno conosciuto... La gioia con gli occhi verdi...

    Un giorno... una macchina... ha portato via quel sorriso di Gioia... Ha seccato quel fiore di Primavera... ha spento per sempre quel sguardo profondo di Bellezza... ha fermato quella bellissima e vivace corsa di Vita... ha rubato per sempre quella stupenta allegria...
    ha macchiato con rosso la chiarezza dell'acqua di quel fiumme profondo di Gioia... ed ha donato solo il dolore...
    Un giorno di pioggia... una macchina senza cuore ha fermato la vita.

    Il ragazzo piange ancora, cercando in cielo un segno... un segnalo di saluto... un segnalo di Gioia.. un segnalo d'Amore... in quelle nuvole grigie piene di lacrima.. che hanno comminciato a cadere al vetro della sua finestra... e scorrono come le sue lacrime in silenzio...

    Lunapiena

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  2. Je reconnais toujours ta grande sensibilité, Vasso... quelle capacité à aimer les gens et les choses !

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Ευχαριστώ για την επίσκεψη.
Grazie per la tua Gentilezza.

Lunapiena