Δευτέρα 6 Αυγούστου 2007

Luna Amica

Seduta sul mio balcone guardo il cielo stellato. Come e' pallida la Luna stasera... e di fronte a me sorride una piccola collina, vestita di verde scuro. Il vento accarezza le foglie degli alberi di pino, mi arriva un leggero profumo... Respiro profondamente, come se... l'aria mi mancasse da molto. Sereno silenzio... rasserena l'anima, la poesia della natura... la mia fantasia si libera... e gli alberi di pino diventano, ballerini che danzano sul sommerso ritmo del vento... l'inesauribile canto d'amore. Stasera la sua rabbia è calmata... la nostalgia addolcisce sempre... Sento le sue carezze sui miei capelli... Come è fresco questo contatto... mi porta i brividi. Chiudo i miei occhi per poterlo godere in pieno! Sveglia i miei sensi... mi fa tornare ancora la voglia di Te. Dolce tristezza... Nostalgia amata... Vorrei volare vicino a te... sentirmi il tuo respiro. L'eco delle parole sussurrate una volta, tornano nella mente, come una musica divina, arrivata dal cielo... Respiro profondamente per far calmare i battiti del mio cuore, che avevano cominciato a seguire il ballo della natura. Appro i miei occhi... guardo la pallida Luna... mi sempra di sorridere. Come è triste quel suo sorriso... Triste e dolce come il mio! Me la sento complice... Sta sempre là... con la puntualità di una cara amica... la trovo sempre ad aspettarmi... quasi tutte le notti paziente e sincera... Quando ero bambina adoravo le favole... oggi come allora mi lascio perdere nella loro magia. Prima che diventasse divina, anche la luna era una ragazza umana... Si era innamorata del Sole. Un amore proibito per lei... Lui era un Dio... Ogni tramonto usciva di casa di nascosto, per vedere la sua partenza.. per il suo regno nel buio... La notte si era addolcita di tutto questo amore e la portata con se nel cielo Stellato... Era diventata la sua figlia preferita. Ma era sempre pallida e triste. Cosi le ha permesso ogni tramonto di incontrare il sole... per un solo saluto... un solo bacio... un solo sorriso. E' da allora che il Sole regala tutti i suoi colori... come un dono alla madre Natura... sciolto da quel immenso ed infinito amore della Luna... Sorrido al ricordo di questa favola. Sento la Luna amica. Mi sento meno sola... La presenza dei amici portano sempre tranquilità e calmo calore... Come è bello il cielo stellato questa Notte!!! Mi sento in armonia assoluta con la natura... ma, da un tratto il magico silenzio si rompe... Una sirena di ambulanza traumatiza la Notte... Una persona in pericolo... Una corsa frenetica per salvare una Vita... Il segnalo di tragico... Piacere, nostalgia e lotta contro la morte la nostra Vita... La Luna amica sta sempre là... il suo amore la resa eterna... Amica del uomo da sempre... per sempre... Lei ha accetato il buio... non prova paura... e può ancora amare... può ancora intristirsi... può ancora godere i mille colori del suo Sole... Luna Amica... Ti adoro!!! Lunapiena (Maggio 2002)

12 σχόλια:

  1. LUNA

    Mi piace camminare nel cielo notturno
    sono amica delle Stelle
    Innamorata del Sole con un amore sperduto
    da lontano l’osservo
    e mi sorride illuminandomi
    mi fa spledere nella notte stellata.

    Un amore disperato il mio!
    Le nuvole accolgono le mie lacrime...
    sul loro vello bianco
    e camminano triste, affaticatte
    Una stella cadente un giorno
    mi baciò
    e mi ha donato... coraggio.

    Sono il simbolo della Donna che ama
    e continua camminare da sola,
    nel buio della notte stellata
    in un mondo che osa
    nascondere le sue lacrime,
    sotto un sorriso.

    Lunapiena

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  2. La Luna
    A. Branduardi

    Un giorno all'improviso
    la Luna si stanco'...
    di guardare il Mondo di lassu',
    prese una cometa,
    il volto si velo'
    e fino in fondo al cielo cammino'.

    E' sorpresa fu'...
    che la bianca distesa
    non fosse neve.
    Erano solo sassi
    ed i piedi si feri'
    piangendo di nascosto lei fuggi.

    Afrontare il Mondo a piedi nudi,
    non si puo'
    e dall'alto a spiarlo lei resto'.

    E sorpresa non e' piu'
    che la bianca distesa
    non sia neve...

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  3. Luna Piena

    Nel buio della Notte cammini,
    complice eterna dell'Eros...
    sorridi alle Stelle che tremano.
    Nuvole bianche i miei pensieri,
    sfiorano la tua bellezza...
    Nostalgia si riempie il mio cuore,
    memoria azzurra di lui....
    Note d'amore canta il vento,
    desideri nascosti...
    sogni d' Estate...
    speranze perdute nel tempo.

    Lunapiena

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  4. LUNA
    (Anassagora)

    Tu, che età non tocca,
    eterna Dea
    che hai tre nomi e tre forme
    nella sventura
    del mio popolo
    ti invoco,
    Diana, Luna, Ecate!
    Tu che dilati i cuori..
    profonda e pensosa
    tu che quieta riluci
    violenta ed occulta,
    abisso orrendo
    apri di tue ombre,
    senza magia si riveli
    il tuo antico potere!

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  5. Appello


    La luna piena risplende sul mare
    e tu nel mio cuore.
    La riva attende e invecchia.
    Tu non vieni mai.
    Fugace il sentiero lunare che inghiottì
    il veliero col quale a lungo avremmo vagato
    condotti dal desiderio,
    suonando il flauto e la cetra
    unendo canto e carne nell'argenteo vento.


    HARRY MARTINSON
    (trad. G. Oreglia)

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  6. Notte dell'amore


    Notte alta, noi due e la luna piena;
    io che piangevo, mentre tu ridevi.
    Un dio era il tuo scherno;
    i miei lamenti
    attimi e colombe incatenate.

    Notte bassa, noi due.
    Cristallo e pena,
    piangevi tu in profonde lontananze.
    La mia angoscia era un gruppo di agonie
    sopra il tuo cuore debole di sabbia.

    L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
    le bocche su quel gelido fluire
    di un sangue che dilaga senza fine.

    Penetrò il sole la veranda chiusa
    e il corallo della vita aprì i suoi rami
    sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

    F.G. Lorca

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  7. Alla nuova LUNA



    In principio Dio creò il cielo

    e la terra, poi nel suo giorno

    esatto mise i luminari in cielo

    e al settimo giorno si riposò.

    Dopo miliardi di anni l'uomo,

    fatto a sua immagine e somiglianza,

    senza mai riposare, con la sua

    intelligenza laica,

    senza timore, nel cielo sereno

    d'una notte d'ottobre

    mise altri luminari uguali

    a quelli che riravano

    dalla creazione del mondo.

    Amen


    Salvatore Quasimodo

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  8. ALLA LUNA

    E, come una signora morente emaciata e pallida,
    che innanzi barcolla,
    nascosta da un trasparente velo,
    fuori dalla sua camera,
    guidata dai folli
    e flebili deliri del suo cervello snervato,
    l'animo si levò nel tenebroso est,
    una bianca e informe massa.

    Sei pallida perché
    sei stanca di scalare il cielo
    e fissare la terra
    tu che ti aggiri senza compagnia
    tra le stelle che hanno una differente
    nascita, tu che cambi
    sempre come un occhio senza gioia
    che non trova un oggetto degno
    della sua costanza?



    Percy Bysshe Shelley

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  9. Il Sole ci dà la luce,
    ma la Luna ci regala l'ispirazione.
    Se guardate il Sole
    senza proteggere gli occhi,
    diventerete ciechi.
    Se guardate la Luna
    senza coprirvi gli occhi,
    diventerete poeti.

    Serge Bouchard

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  10. Una gazzella, simile alla luna piena,
    pari a un sole non offuscato da nuvole

    ha catturato il mio cuore con languidi sguardi,
    e con una vita sottile qual ramo,
    in bell'armonia di forme.

    A essa mi sono inchinato come un umile amante,
    e fatto piccino come si fa piccino
    l'uomo perdutamente innamorato.

    Unisciti a me,
    o tu cui offro in riscatto la mia vita,
    in un'unione lecita,
    giacche' non amo una unione nel peccato.

    Ibn Hazm
    uno tra i più celebri intellettuali
    della Spagna musulmana dell'XI sec.

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  11. Quando ti lasciai,
    non caminai se non con il passo
    di un prigioniero che vien condotto alla morte.

    Nel venire a te,
    mi affretto sollecito come la luna
    quando percorre la volta celeste.

    E il mio dipartirmi, se mi diparto,
    e' tardo come le stelle fisse, alte nel cielo.

    Ibn Hazm

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  12. Difronte alla luna

    Io avanzo a spirale verso la spina dorsale del mondo.
    Nella solitudine più inquietante del sangue,
    difronte alla grande luna,
    stabilisco l'immortale forma del verso.
    Dell'anima tutto è il principio, l'esagramma celeste,
    la consunta etica del caso.
    Oh!, lo sguardo infuriato!!
    Oh!, l'oscura meta elementare!!
    Soffoco la calura negli odori delle fibre vegetali.
    Tra non molto, sulle bacche dell'aurora nascente,
    il mondo minerale declamerà l'assoluto disordine.
    Non mi muoverò più da questi luoghi,
    né da quegli altri sogni, che sognai nell'orto
    pagano di Eraclito,
    né dalla sfera mobile di questo quarto di cielo,
    il cielo che in una sera al crepuscolo
    qualcuno chiamò t'ien.
    Mi immergo in una sostanza cieca come la luna.

    GIOVANNI CAPOGNA

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Ευχαριστώ για την επίσκεψη.
Grazie per la tua Gentilezza.

Lunapiena