Costantino Kavafis
.....Poesie segrete
....trad. di Nicola Crocetti,
....introd. di Ezio Savino
.....con dieci disegni di Alekos Fassianòs
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Il lavoro di Kavafis è come un mareggiare salino che pulisce e lima. I fogli stampati erano spiagge rigate da segni passeggeri, che la prossima spuma dilavava, sbiadiva, sformava. Kavafis correggeva a penna; ristampava, ripudiava, archiviava. L’opera concresceva lentissima, depurata, sfaldata, naturalmente tesa alla “nuova stesura”. Si adagiarono strati fossili, fogli occultati da originali concrezioni, talvolta perfino saldati con la colla su giacimenti poetici primitivi. Crebbe un “archivio Kavafis”, miniera gioiosa e angosciata per i filologi. In questa suggestiva materia scava la presente raccolta, e mostra alcune più lucenti schegge fra i testi noti come Poesie inedite e Poesie rifiutate.
Mazzi di fiori
ΑπάντησηΔιαγραφήAssenzio, stramonio e giusquiamo,
aconito, elleboro e cicuta –
tutte le piante amare e velenose –
dar le foglie e i loro fiori orrendi
perché siano composti i grandi mazzi
da porre sull’altare rilucente –
ah, sullo splendido altare in Malachite –
dell’orrenda e magnifica Passione.
K. Kavafis
1897
ITACA
ΑπάντησηΔιαγραφήQuando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
I Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
ù quando nei porti -finalmente, e con che gioia-
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi.
Va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca-
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: cosìaltro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
K. Kavafis
Cose nascoste
ΑπάντησηΔιαγραφή“Dalle cose che feci o dissi
non cerchino d'indovinare chi fui. C'era un impedimento a trasformare il mio modo di vivere e di agire. C'era un impedimento che m'interrompeva molte volte
che stavo per parlare.
Dalle mie azioni meno appariscenti e dai miei scritti piú velati -
da questo solo mi conosceranno.
Anche se forse non varrà la pena che facciano tanti sforzi per capirmi.
Piú avanti - in una società perfetta - apparirà di certo qualcun altro che mi somigli e come me sia libero”.
Costantino Kavafis
Passaggio
ΑπάντησηΔιαγραφήQuanto fantasticò, timido, da scolaro,
tutto è svelato innanzi a lui.
Si svia nelle veglie, travolto.
E com'è giusto (per l'arte nostra),
il sangue nuovo e caldo
se lo gode il piacere.
Il corpo cede
a un'erotica illecita ebrietà:
le membra giovani
tutte in essa s'ingolfano.
Ed è così che un semplice ragazzo
si fa degno che lo miriamo,
e nell'Eccelso Mondo di Poesia
pur egli passa, un attimo,
il ragazzo sensibile,
col sangue nuovo e caldo.
Constantinos Kavafis
(1863-1933)
Sulla soglia del caffè
ΑπάντησηΔιαγραφήAccanto, dissero qualcosa: attento
mi rivolsi alla soglia del caffè.
E vidi, allora, lo stupendo corpo,
dove di sé faceva maggior prova Amore:
vi plasmava gioioso acconce membra,
innalzava, scolpita, la persona,
con emozione vi plasmava il viso,
del suo tatto lasciando come un arcano senso
sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca.
Constantinos Kavafis
(1863-1933)
Una notte
ΑπάντησηΔιαγραφήEra volgare e squallida la stanza,
nascosta sull'equivoca taverna.
Dalla finestra si scorgeva il vicolo,
angusto e lercio.
Di là sotto voci salivano,
frastuono d'operai che giocavano a carte:
erano allegri.
E là, sul vile, miserabile giaciglio,
ebbi il corpo d'amore,
ebbi la bocca voluttuosa,
la rosata bocca di tale ebbrezza,
ch'io mi sento ancora,
mentre che scrivo (dopo sì gran tempo!
nella casa solinga inebriare.
Constantinos Kavafis
(1863-1933)
"Che fece...il gran rifiuto"
ΑπάντησηΔιαγραφήArriva per taluni un giorno, un'ora
in cui devono dire il grande Sì
o il grande No. Subito appare chi
ha pronto il Sì: lo dice e sale ancora
nella propria certezza e nella stima.
Chi negò non si pente. Ancora No,
se richiesto, direbbe. Eppure il No,
il giusto No, per sempre lo rovina.
Costantino Kavafis
La Città
ΑπάντησηΔιαγραφήHai detto: "Andrò per altra terra ed altro mare.
Una città migliore di questa ci sarà.
Tutti gli sforzi sono una condanna scritta.
E qua giace sepolto, come un morto, il cuore.
E fino a quando, in questo desolato languore?
Dove mi volgo, dove l'occhio giro,
macerie nere della vita miro,
ch'io non seppi, per anni,
che perdere e schiantare"
Nè terre nuove troverai, nè nuovi mari.
Ti verrà dietro la città.
Per le vie girerai: le stesse.
E negli stessi quartieri invecchierai,
ti farai bianco nelle stesse mura.
Perenne approdo, questa città.
Per la ventura nave non c'è nè via
speranza vana!
La vita che schiantasti
in questa tana breve,
in tutta la terra l'hai persa,
in tutti i mari.
Constantinos Kavafis
La città, in Poesie,
Mondadori1991,
a cura di Filippo Maria Pontani -
Le anime dei vecchi
ΑπάντησηΔιαγραφήNei suoi vecchi corpi già consumati
abitano le anime dei vecchi.
Quanta compassione ispsirano
e che monotona la vita miserabile che trascinano.
Ma come tremano davanti all'idea di perdita e come idolatrano
a quelle contraddittorie e confuse
anime,que si sontentano-tragicomiche -
sotto la sua vecchia e consumata pelle
Konstantino Kavafis
Turbamento
ΑπάντησηΔιαγραφήL'anima mia nel mezzo della notte
è paralizzata e confusa. Fuori,
fuori di lei si compie la sua vita.
E attende la favolosa aurora.
E anch'io dentro di lei, con lei,
attendo, m'annoio, mi consumo.
Kostantin Kavafis
Θερμοπύλες
ΑπάντησηΔιαγραφήΤιμή σ' εκείνους όπου στην ζωή των
ώρισαν και φυλάγουν Θερμοπύλες.
Ποτέ από το χρέος μη κινούντες·
δίκαιοι κ' ίσοι σ' όλες των
τες πράξεις,
αλλά με λύπη κιόλας κ' ευσπλαχνία·
γενναίοι οσάκις είναι πλούσιοι,
κι όταν είναι πτωχοί,
πάλ' εις μικρόν γενναίοι,
πάλι συντρέχοντες όσο μπορούνε·
πάντοτε την αλήθεια ομιλούντες,
πλην χωρίς μίσος
για τους ψευδομένους.
Και περισσότερη τιμή τους πρέπει
όταν προβλέπουν
(και πολλοί προβλέπουν)
πως ο Εφιάλτης θα φανεί στο τέλος,
κ' οι Μήδοι επί τέλους θα διαβούνε.
Κωνσταντίνος Π. Καβάφης
Termopyle
ΑπάντησηΔιαγραφήOnore a quelli che
nella loro vita hanno giurato
di custodire Termopyle.
e non muoversi mai dal dovere
con Giustizia ed isonomia
in tutte le loro azioni
ma anche con pietà e compassione,
generosi quando sono ricchi
ma anche quando son poveri,
nel loro picolo sono generosi,
soccorrendo al possibile;
sempre sinceri nella loro parola
senza però odio per chi mente.
Grande onore gli è dovuto
quando prevendono
(e molti provvedono)
che Efialte si appare alla fine,
e i Midi finamente passerano.
Konstantinos Kavafis
(trad. da Lunapiena)