Contro tutte le intolleranze
contro chi soffoca le speranze
contro antichi fondamentalismi e nuovi imperialismi
contro la poca memoria della storia.
Contro chi parla di fratellanza, amore e libertà
e poi finanzia guerre e atrocità,
Contro chi fa credere la guerra un dovere
contro chi vuole dominio e potere
contro le medaglie all'onore, alla santità
per tutta la gente che grida libertà.......
Augusto Daolio
Τετάρτη 5 Δεκεμβρίου 2007
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"Sono nato il 18 febbraio 1947 a Novellara di Reggio Emilia, nel cuore della notte mentre freddo e brina duellavano con rami secchi di pioppie tigli.
ΑπάντησηΔιαγραφήSono nato al caldo e mi hanno chiamato Augusto, come un nonno che non ho mai conosciuto.
Il cognome Daolio mi è stato dato da un uomo semplice e a suo modo dolce e complice.
Dall'età di sedici anni canto in un gruppo che si chiama Nomadi, scrivo canzoni e giro il mondo.
C'è un altro mondo dentro di me che racconto con il disegno e la pittura, lo faccio da parecchi anni e alberi, rocce, cieli, lune, ombre e altro popolano questi miei racconti. Ho esposto in giro per l'Italia, ho illustrato dischi, libri, cartoline, manifesti. Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme. Una specie di confessione, prima ad uno spazio bianco, poi ad occhi che guarderanno. Ho lo studio a Novellara in via de Amicis, il numero credo sia il quarantaquattro,
non ho il telefono ma montagne di libri e di oggetti. Le notti invernali nella bassa hanno ancora il profumo delle mele sull'armadio."
Augusto Daolio, 1991.
Sono tuo amico e fratello perdonami
ΑπάντησηΔιαγραφήse dico quasi simile a tal punto
da confondere i tuoi sentimenti con i miei
e con quelli dell'universo.
Sono tuo amico e sono uguale a te
e non per caso anzi penseranno
a una stramberia quando dico di somigliarti.
Sono come te nei miei desideri
nei miei sogni nel mio carattere
e nella mia natura più profonda.
Sono come te
dentro la nebbia della mia barba
nella corteccia lanuginosa della mia barba
nella lunga matassa scomposta
di filo bianco della mia barba
senza caponé coda come a volte è la vita.
La vita che ci fa cantare
ringraziare bestemmiare, meravigliare stordire.
Sono come te allegro e ansioso,
calmo e sorridente come nella tua fotografia.
Il mio profondo non ha fine
e quando mi rialzo risplendente
alla luce elettrica delle feste
anche la mia anima si rialza
scrollandosi di dosso
stanchezza oscurità e dolore.
Augusto Daolio
(Maggio 1992)
AUGUSTO DAOLIO era anche un bravissimo pittore se qualcuno volesse vedere
ΑπάντησηΔιαγραφήi suoi quadri li trova qui:
http://www.augustoperlavita.it/quadri/quadri.html
"Com'è incredibilmente bello ed eccitante essere lì sul palco ed avere una storia da raccontare, avere davanti tante facce, cervelli e cuori che sono lì per te. Canzoni vecchie, canzoni nuove, canzoni di sempre, fatte per sognare, per vivere, per sperare o anche solo per non pensare troppo alla faccia dura della realtà.
ΑπάντησηΔιαγραφήCon le canzoni che raccontano storie ed emozioni riesco a dare sfogo alla mia voglia di essere nel mondo, di dare un contributo alla crescita anche attraverso il divertimento puro del ritmo e delle note musicali".
Augusto Daolio
Non farti più incantare
ΑπάντησηΔιαγραφήda maestri da parole
ognuno ha la sua voce
solo quella devi seguire.
(E quella è la tua croce)
Non devi immitare
neppure idolatrare
dentro ti devi guardare
e anche un po' pensare.
Non sarai mai libero
davvero libero
se lascerai
che qualcun altro
pensi per te
non saprai mai chi sei.
Augusto Daolio
MA CHE FILM LA VITA
ΑπάντησηΔιαγραφή(Carletti, Veroli, Daolio)
Appassionata dichiarazione d'amore per la vita,
per quello che ha dato, che dà e darà.
Tutti i minuti, i giorni, gli anni, le facce,
i sentimenti scorrono
sullo schermo della memoria
come un film qualche volta o colori,
qualche volta in bianco e nero, misterioso gioco
che vale la pena di essere giocato, sempre.
Grazie a mia madre
per avermi messo al mondo
a mio padre semplice e profondo,
grazie agli amici per lo loro comprensione,
ai giorni felici della mia generazione,
grazie alle ragazze, a tutte le ragazze.
Grazie alla neve, bianca e abbondante,
a quella nebbia, densa e avvolgente,
grazie al tuono, pioggia e temporali
al sole caldo che guarisce tutti i mali,
grazie alle stagioni a tutte le stagioni.
Ma che film la vita
tutta una tirata,
storia infinita, a ritmo serrato
da stare senza fiato.
Ma che film la vita
tutta una sorpresa
attore e spettatore,
tra gioia e dolore,
tra il buio ed il colore.
Grazie alle mani che mi hanno aiutato,
a queste gambe che mi hanno portato,
grazie alla voce che canta i miei pensieri,
al cuore capace di nuovi desideri,
grazie alle emozioni a tutte le emozioni.
Ma che film la vita,
tutta una tirata,
storia infinita, a ritmo serrato
da stare senza fiato.
Ma che film la vita
tutta una sorpresa,
attore e spettatore
tra gioia e dolore,
tra il buio ed il colore.
Augusto Daolio
Quando un male
ΑπάντησηΔιαγραφήsenza scampo colpisce
il principe regnante
non vogliono si dica
che il principe langue
che il principe è morto.
Quando sembrava che
il sole e l'uomo
facessero a gara
a chi dovesse sopravvivere
quando il cervo
il corvo
l'albero secolare
in confronto all'uomo
morivano bambini?
Dov'è adesso questa umanità,
solo la morte ci fa
aumentare di statura.
Augusto Daolio
Un giorno quando la terra
ΑπάντησηΔιαγραφήritornerà giovane
verrà cantata una canzone
che chiamerà che canterà
insieme al vento
che soffia tra le colline.
La guerra è finita
gocce di rugiada
cadranno gentilmente
dall'aria alla terra
dalle nuvole al mare
e diventerà di nuovo pioggia.
Un giorno quando il tempo
sarà passato
e il genere umano
sarà tutto estinto
non ci saranno più parole
solo il vento
che soffia tra le colline.
Augusto Daolio
Tempo presente
ΑπάντησηΔιαγραφήtempo passato
entrambi presenti
nel tempo futuro
e il tempo futuro
è dentro
nel tempo passato
se tutto il tempo
è eternamente presente.
Quello che poteva essere
è un'astrazione
che resta una
possibilità perpetua
solo nel mondo
delle ipotesi
ciò che doveva essere
ed è stato,
tendono a un solo fine
che è sempre presente.
Passi echeggiano nella memoria
lungo corridoi che non prendemmo mai
verso porte che non aprimmo mai
sul giardino delle rose.
Parole echeggiano così nella mente
tempo passato
tempo futuro
ciò che è stato
ciò che poteva essere
tendono a un solo fine
che è sempre presente.
Augusto Daolio
PRINCIPE DESIDERIO
ΑπάντησηΔιαγραφήMi è stato promesso in giorni di sole malato
il sapore amaro della morte, ma io
non lo conosco ancora. Conosco però
l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro per ognuno che parte
così, all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo stanze grandi
vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora
questo viaggio che immagino faticoso
e senza speranza,
e vedo ogni giorno che passa
ogni ora,
piena di luce e colori:
non può morire la luce
e finche il sole si alza sul mondo
il mondo fiorisce di bellissimi pensieri
che sono fiori.
Tra le musiche della vita
milioni e milioni di musiche.
La morte è la musica più straziante
più forte, prepotente, cattiva;
brucia il foglio della partitura
in grigia cenere e in fiamma
tutto riduce.
Muore chi ama, chi ha amato
chi canta, chi ha cantato
chi suona, chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte
sparita è la luce appena venuta
piccola luce, giovane luce
che piano piano cresceva, senza fretta
e illuminava noi e i nostri gesti,
non luce accecante che sfoca i contorni
delle cose ma buona semplice dolce, che
le cose accarezza.
Sparita è la tua luce
come passa via la nebbia dalle nostre parti,
ognuno grida ma la foschia non si dirada.
Grido muto di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto
hai abbandonato il tuo remo
Principe Desiderio
ombra senza età.
Augusto Daolio
Augusto Daolio
ΑπάντησηΔιαγραφή18.2.1947-7.10.1992
Eterno vagabondo
Mezza Italia ancora canta a squarciagola le sue canzoni, dirette ed immediate, malinconiche ma senza fronzoli esattamente com'era lui. Con la scomparsa di Augusto Daolio avvenuta tragicamente per una forma aggressiva di cancro allo stomaco, sembrava che nel gorgo sarebbe finito anche il suo gruppo, i Nomadi. Fortunatamente gli altri componenti della band hanno saputo reagire, e i Nomadi sono ancora oggi protagonisti del panorama italiano con le loro stupende canzoni.
Augusto Daolio nasce a Novellara (Reggio Emilia) il 18 febbraio 1947. La sua avventura nel mondo della musica comincia da adolescente e già da subito con il gruppo 'Nomadi': il complesso sarà destinato a diventare una band culto nella storia della musica leggera italiana.
La personalità tenera e al tempo stesso debordante di Augusto segna nel profondo il destino dei Nomadi. La sua voce unica, leggermente nasale ma capace di mille inflessioni, il suo modo di stare sul palco, la sua capacità di trascinare il pubblico, ne fanno fin da subito una sorta di bandiera, nonchè il simbolo e l'anima del complesso.
Anche la sua vena creativa non è seconda a nessuno. Autore di testi bellissimi, poi diventati capisaldi del vasto repertorio dei Nomadi, i suoi inni, le sue invenzioni poetiche sono fondamentali per tanti giovani degli anni '60 e '70.
L'attività artistica di Daolio non si esprime nella musica. Riversa la sua straripante voglia di vivere anche nella pittura e nella scultura, con risultati per nulla disprezzabili. La sua mano è guidata da una grande fantasia che lo porta alla ricerca di un modo e di uno stile assolutamente magici.
La sua compagna di sempre è Rosanna Fantuzzi che dopo
la morte del vantante fonderà l'Associazione "Augusto per la vita".
Il rapporto con il suo pubblico è stato sempre stupendo. Augusto non si è mai considerato un grande "divo", amava stare con la gente comune, con i fans, o meglio, gli amici che accorrevano numerosi ai vari concerti. Una delle sue doti principali era proprio la semplicità.
Anche nelle ultime fasi della sua malattia, continuava ad avere quella forza, quella caparbietà che lo aveva reso quel grande uomo che era.
Augusto Daolio è scomparso il 7 ottobre 1992.
Il 13 marzo 1993, dopo il grande dolore, la band ha ripreso la sua attività.
A tenere alta la bandiera dei Nomadi, e implicitamente quella di Augusto, sono poi entrati a far parte del gruppo Danilo Sacco (voce e chitarra) e Francesco Gualerzi (voce e strumenti vari).
Ho due passioni, una è la Grecia,
ΑπάντησηΔιαγραφήl'altra sono i Nomadi.
Bellissimo post.