Κυριακή 8 Φεβρουαρίου 2009

Jorge Luis Borges

La LUNA
C'e' tanta solitudine in quell'oro.
La luna delle notti non e' la luna
che vide il primo Adamo.
I lunghi secoli della veglia umana
l'hanno colmata di antico pianto.
Guardala! E' il tuo specchio.
*******
ΠΑΝΣΕΛΗΝΟΣ
Υπάρχει τόση μοναξιά σε 'κείνο το χρυσάφι
Το φεγγάρι της νύχτας δεν είναι η σελήνη
που είδε ο πρώτος Αδάμ.
Οι μακρινοί αιώνες της ανθρώπινης αγρύπνιας
την γέμισαν με δάκρυα μες τα χρόνια.
Κοίτα τη! Είναι ο δικός σου καθρέφτης.
Jorge Luis Borges
La moneta di ferro; 1970
Μετ. Lunapiena

22 σχόλια:

  1. La Luna e' un'assenza.
    Si attende sempre.
    Le foglie sono brusio della carne.
    Si attende tutto, ma non cavalli pallidi.

    Eppure quegli zoccoli di acciaio
    (la Luna intanto sulle ciglia),
    gli zoccoli di acciaio sopra il petto
    (mentre la Luna o vaga geometria)…

    Ma si spera che il petto non sia concavo.
    La luna e' sempre assenza,
    dolente cavita' di notte piena,
    che non e' ancora cera, ma neppure e' una gota.

    I remoti cavalli, il mare remoto, le catene che battono,
    l'arena che distesa soffre sempre,
    la spiaggia inaridita, dov'e' la notte
    al livello degli occhi gialli e secchi.

    Si attende sempre.
    Luna, meraviglio o assenza,
    celeste pergamena color di mani forse,
    dall'altro lato dove il vuoto e' Luna.

    Vicente Aleixandre
    La distruzione o amore; 1933

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  2. La LUNA BIANCA

    La Luna bianca toglie al mare
    il mare, e gli dΰ il mare. Con la sua bellezza,
    in una tranquilla e pura vittoria,
    fa che piu' non sia la verita',
    e sia verita' sola ed eterna
    quella che non era.

    Si.

    Semplicita' divina
    che annulli il certo e dai anima
    nuova al Vero!
    Rosa non presentita, nel togliere
    la rosa alla rosa, nel donare
    la rosa alla rosa!

    Juan Ramon Jimenez
    Diario di un poeta sposato; 15 giugno 1916

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  3. Luna mia di ieri, ed oggi del mio oblio,
    vieni stanotte a me, discendi in terra,
    e invece d'esser oggi Luna di guerra
    sii soltanto del mio amore che dorme.

    Dagli nella tua luce la renna fuggitiva
    errante lungo il gelo dei tuoi occhi
    e digli, se la tua luce lo bandisce,
    che sara' lana il suo esilio ed il suo nido.

    Tempo d'orrore in cui dimora il sangue
    obbligatoriamente separato
    dal limite natal del suo terreno.

    Ah, Luna del mio oblio, la tua presenza
    non mi ridesti il labbro della spada,
    ma del mio amor, che la tua renna veglia.

    Rafael Alberti:
    Tra il garofano e la spada; 1930-40

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  4. Tra la LUNA e il SOLE

    Io te lo dico leggiadra e luminosa
    La tua nudita' lambisce i miei occhi di bimbo
    Ed e' l'estasi del cacciatore felice
    D'aver fatto crescere selvaggina trasparente
    Che si dilata in un vaso senz'acqua
    Come un seme nell'ombra di un sasso
    Io ti vedo nuda arabesco intrecciato
    Lancetta molle a ogni giro di orologio
    Sole immobile nel corso di una giornata
    Raggi intrecciati di miei piaceri.
    Paul Eluard:
    Ultime poesie d'amore, 1946

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  5. SPENTE le STELLE
    Emma Shapplin

    Quel cuor perdesti
    Per un miraggio
    Quel cuor tradisti
    Odiar di piu, non puo' !
    La mia voce, senti
    Il suo dolor... o no ?
    La tua spari
    E io, pazza, t'aspetto !

    Dimenticar...
    O non piu' vivere
    Ormai, salvo...
    La notte... la notte... la notte...
    Ah !...

    Spente le stelle
    Col pallido raggio di Luna
    Piange l'amore
    Che si lancia come l'onda poi se ne va
    Vuota, la notte
    E la sua speranza breve
    Ora sgorga l'amaro pianto
    Un cuor ferito, disperato passa qua

    Dunque fuggisti
    I sogni vuoti
    Dunque perdersi
    I brevi vortici...

    Dimenticar...
    O non piu' vivere
    Ormai, salvo...
    La notte... la notte... la notte...
    Ah !...

    Spente le stelle
    Col pallido raggio di Luna
    Piange l'amore
    Che si lancia come l'onda poi se ne va
    Vuota, la notte
    E la sua speranza breve
    Ora sgorga l'amaro pianto
    Un cuor ferito, disperato passa qua...

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  6. La Luna
    A. Branduardi

    Un giorno all'improviso
    la Luna si stanco'...
    di guardare il Mondo di lassu',
    prese una cometa,
    il volto si velo'
    e fino in fondo al cielo cammino'.

    E' sorpresa fu'...
    che la bianca distesa
    non fosse neve.
    Erano solo sassi
    ed i piedi si feri'
    piangendo di nascosto lei fuggi.

    Afrontare il Mondo a piedi nudi,
    non si puo'
    e dall'alto a spiarlo lei resto'.

    E sorpresa non e' piu'
    che la bianca distesa
    non sia neve.

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  7. Appello



    La luna piena risplende sul mare
    e tu nel mio cuore.
    La riva attende e invecchia. Tu non vieni mai.
    Fugace il sentiero lunare che inghiottì
    il veliero col quale a lungo avremmo vagato
    condotti dal desiderio, suonando il flauto e la cetra
    unendo canto e carne nell'argenteo vento.


    (HARRY MARTINSON, trad. G. Oreglia)

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  8. NOTTE DI LUNA
    Lasciami scoprire quel tenero sguardo.
    Se opponi diniego mi chiuderò nel serto
    a contare i granelli di sabbia.
    I tanti anni passati addolciscono l'ora
    e solo foglie mi danzano attorno.
    Ho confuso i miei sentimenti
    sino quasi a restare smarrito.
    Non chiedo più nulla.
    è quanto mi basta:
    l'acqua che scende a pulire,
    un fiore sfrangiato, ma di rosso colore
    una notte piena di vuoto silenzio
    che appagano quello che sono.

    Non chiedermi nulla
    voglio solo ascoltare.

    (Luigi Gozzi)

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  9. Notte dell'amore
    F.G. Lorca

    Notte alta, noi due e la luna piena;
    io che piangevo, mentre tu ridevi.
    Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
    attimi e colombe incatenate.

    Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
    piangevi tu in profonde lontananze.
    La mia angoscia era un gruppo di agonie
    sopra il tuo cuore debole di sabbia.

    L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
    le bocche su quel gelido fluire
    di un sangue che dilaga senza fine.

    Penetrò il sole la veranda chiusa
    e il corallo della vita aprì i suoi rami
    sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  10. Alla nuova LUNA



    In principio Dio creò il cielo

    e la terra, poi nel suo giorno

    esatto mise i luminari in cielo

    e al settimo giorno si riposò.

    Dopo miliardi di anni l'uomo,

    fatto a sua immagine e somiglianza,

    senza mai riposare, con la sua

    intelligenza laica,

    senza timore, nel cielo sereno

    d'una notte d'ottobre

    mise altri luminari uguali

    a quelli che riravano

    dalla creazione del mondo. Amen

    (Salvatore Quasimodo)

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  11. Il Grande vuoto
    di Henry Colterman

    Se mai dovessi avventurarmi nel Grande Vuoto,
    un movimento minuscolo tra stelle dure e veloci,
    se mai dovessi avventurarmi sulla luna
    e nella polvere della luna
    e in quei saloni di ceramica levigata,
    quegli spazi lustri e benigni,
    o sulla superficie evaporata,
    la vuota distesa e le crepe minerali…
    riuscirei a ritrovarti?

    Stai immobile nella valenza tra gli spazi?
    Bacerei il ricadere dei tuoi capelli,
    giacerei accanto a te nel silenzio,
    e traccerei con la punta del dito
    il fremito e la piega delle tua labbra.
    Ti tirerei gentilmente fuori dal materiale sedimentato,
    dal cristallo e dalla pietra,
    come la ragnatela dal fogliame,
    come il respiro da un dormiente.
    Se mai dovessi avventurarmi nel Grande Vuoto,
    non smetterei un attimo di cercarti...

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  12. Se ne sta lassù muta e luminosa
    di Henry Colterman

    Un buco vuoto, come una bruciatura
    di sigaretta appena fatta
    preferisco le stelle; non si curano di nulla,
    ma la luna,
    non se ne preoccupa e ti fa pensare
    che lo faccia. Penso sia la luce,
    le ombre bizzarre, sottili come labbra,
    la burla della rivelazione incompleta.
    Mi sono arrampicato fino ai rami più sottili
    in notti di luna piena
    e ho appoggiato il viso contro il buio
    mentre il vento irritava i miei occhi spalancati.
    Non avevo lacrime,
    vuoto come un' orbita,
    ma lei non m' ha riempito.
    E' andata oltre.
    Non è mai vissuta.
    Non può morire.
    Se ne sta lassù muta e luminosa.
    La luna non la capisco.

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  13. Vita sulla luna
    di Henry Colterman

    Dopo essermi avventurato nel Grande Vuoto,
    un movimento più piccolo tra le stelle dure e veloci,
    dopo essermi avventurato sulla luna
    e nella polvere della luna
    e in quei saloni di ceramica levigata,
    quegli spazi lustri e benigni,
    e sulla superficie evaporata,
    la vuota distesa e le crepe minerali,
    non riesco a ritrovarti.

    Ti sei spostata.
    Eppure sei ancora là.
    Sei nella valenza tra gli spazi.
    Non posso baciare il ricadere dei tuoi capelli,
    non posso giacere
    accanto a te nel silenzio,

    Non ancora

    Te ne stai lassù, muta e luminosa.
    Nasci dolce dal materiale sedimentato,
    il cristallo e la pietra, come un dormiente
    che sta per svegliarsi per tornare ai sogni
    della luna, sottile come labbra,
    e poi duro e caldo come respiro.
    Sorgi e tramonti

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  14. From: orchidea 34 Sent: 10/15/2003 10:59 AM
    Il tuo amore
    è come la luna.
    Quando nacque
    era una piccola presenza
    di luce.
    Poi crebbe
    e illuminò
    una parte del cuore.
    Divenne ancora più grande
    portò chiarore alla
    mia anima.
    Quando la luna
    illuminò il cielo
    mi portasti in paradiso
    insieme allo splendore!
    Ma ora....è buio.
    su quest'amore
    durato solo....il giro di una luna
    orchidea

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  15. Federico Garzia Lorca





    PRECIOSA E IL VENTO



    La luna di pergamena
    Preciosa suonando viene,
    lungo i cristalli e gli allori
    di un anfibio sentiero.
    Il silenzio senza stelle,
    sfuggendo a quelle cadenze,
    va dove il mare urta e canta
    la notte piena di pesci.
    Sulle cime della sierra
    dormono i carabinieri
    sorvegliando bianche torri
    dove vivono gli inglesi.
    E i gitani delle acque
    fanno per divertimento,
    padiglioni di conchiglie
    con rami di pino verde.

    *

    La luna di pergamena
    Preciosa suonando viene.
    Vedendola si è levato
    il vento, che veglia sempre.
    E San Cristoforo nudo,
    pieno di lingue celesti,
    se la guarda mentre suona
    una dolce piva assente.

    Bella, lascia che sollevi
    la tua veste per vederti.
    Apri a queste dita antiche
    la rosa blu del tuo ventre.
    Getta il cembalo Preciosa
    e fugge velocemente.
    La rincorre il vento-omone
    con una spada rovente.

    Corruga il suo suono il mare.
    Si sbiancano gli oliveti.
    Cantano i flauti dell'ombra
    e il liscio gong della neve.
    Preciosa, corri, Preciosa,
    che ti prende il vento verde!
    Preciosa, corri, Preciosa!
    Guardalo da dove viene!
    Satiro di stelle basse
    con le sue lingue lucenti.

    *

    Preciosa entra, atterrita,
    nella casa che possiede
    più in alto della pineta,
    il console degli inglesi.

    Allarmati dalle grida
    ecco tre carabinieri,
    le nere cappe allacciate
    e i berretti sulle tempie.

    Latte caldo in una tazza
    dà alla gitana l'inglese,
    con un bicchiere di gin
    che Preciosa non accetta.

    E mentre piange e racconta
    l'avventura a quella gente,
    le tegole di lavagna
    il vento morde furente.

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  16. Else Lasker-Schuler
    (1869-1945)

    Te solo

    In una cinta di nuvole il cielo
    porta la curva luna.
    Sotto l'icona-falce
    nella tua mano voglio riposare.
    Il mio volere dev'essere sempre
    quello della tempesta-sono un mare
    senza riva.
    Pure dacche' tu cerchi
    le mie conchiglie,
    il cuore mi risplende.
    Giace
    sul mio fondo, incantato.
    Forse e' il mondo il mio cuore,
    bussa
    E te solo ormai cerca
    Come devo chiamarti?

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  17. Tove Ditlevsen
    (1918-1976)

    Ed era una notte come questa

    Ed era una notte come questa
    e nordica e lontana e giovane
    e fuori le stelle cosi' sagge
    e la luna era gialla e grave.
    E lui era il primo di tutti.
    Quanti venivano dopo di lui?
    Piegai il capo sotto il suo sguardo,
    confusa di giubilo e di vergogna.
    E cento romanzi di fanciulla
    celai nel mio grembo serrato:
    cosi' essi scordarono il tempo, cosi' scordarono il luogo,
    e il peccato era nero e dolce.
    E il cuore era cheto e timoroso,
    e i venti se ne stavano miti,
    e ogni piccola foglia e ogni piccolo filo d'erba
    fremeva assai poco.
    Ma il freddo scivolo' muto attraverso il bosco,
    e i venti soffiarono di nuovo.
    Cosi' essi scordarono il tempo, cosi' scordarono il luogo.
    Lei trovo' poi un altro amico.
    Presso l'uno o presso l'altro io rimasi,
    come spesso succede.
    Il mio cuore giace sulla pubblica via,
    e piu' non l'uso.
    Era una notte come questa,
    ed io avevo appena diciassette anni...
    giacciono ancora sull'erba alta
    i cocci rossi del mio amore?
    Inginocchiati pero' davanti alla mia giovinezza,
    che vive nella notte
    tanto breve come un gioco di farfalla
    e baciami e amami e gettami via
    tra i fiori rovinati sulla tua strada.
    Ho amato un uomo con un cuore come il tuo,
    per questo so un po' piu' di te,
    e tremo d'angoscia per il potere di quella donna
    che non e' ancora nata.

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  18. Alfonsina Storni
    (1892-1938)

    Luna d'autunno sul mare

    Piccola,
    pulcino neonato,
    tiepida di calugine dorata,
    non fuggire.

    Di te, piccola cosa gialla
    che sbiadisce sul mare,
    si allieta la carne
    azzurra del cielo.

    Ti fai male andando
    dietro a una stella
    fra boschi di nubi candide,
    e non guardi il mio corpo
    ritto su di una nave,
    nera,
    che cerca
    la nera linea della terra.

    Mi staresti nelle mani,
    luminoso pulcino;
    nelle mani
    morte oramai
    per le carezze umane.

    Solo per te
    le mie dita s'aprirebbero,
    soavi,
    sulla tua tiepida peluria,
    o luna gialla...

    No, non correre!
    Un sarmento e' il mio corpo,
    bruno e secco,
    infisso nel freddo,
    fiore del mare
    al cui fondo di ghiaccio
    smeraldino
    anela.

    No, non correre...
    Sul mio cuore
    potresti muovere
    la tua ultima danza
    e spegnerti con me,
    luna d'autunno...

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  19. La lune pleurait


    Toute la nuit j'ai scruté le ciel
    les yeux fixés sur cette voûte étoilée
    j'ai aperçu le pâle reflet de la lune
    les étoiles semblaient lui chanter une valse triste
    pour la bercer pour l'endormir
    je compris ses craintes ses peurs son grand chagrin
    lorsqu'au loin j'entendis les hurlements d'une louve

    j'aurais voulu à mon tour la bercer
    la prendre dans mes bras la consoler
    lui rendre cette tendresse que tant de fois elle a donnée
    elle s'éloignait fuyant les crocs d'une louve enragée
    et ses hurlements déchaînés

    un tourbillon brumeux engloutit
    les étoiles une à une
    s'empara de la lune
    ne restait là-haut que le vide
    un trou noir béant

    Lune ô chère lune
    reviens comme chaque nuit
    sans ton sourire les roses
    ne pourront plus s'épanouir

    mais le nuage continuait sa ronde
    la pourchassait l'enveloppait
    d'une nuée vaporeuse
    puis j'entendis un long sanglot étouffé
    tel le son de l'archet du violon
    glissant sur une corde éraillée
    dans ma main une goutte d'eau se déposa
    une larme y gisait
    en pierre de lune
    se métamorphosait
    avec comme seul reflet
    le triste visage de mon amie

    depuis cette nuit je sais que la lune pleure
    lorsque que les loups hurlent
    et lui montrent leurs crocs acérés
    lui arrachant chaque fois
    quelque chose qui lui appartient

    Une pierre d'amour une pierre de lune

    Lunapiena
    Trd. Albert

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  20. notte di luna

    Nella profonda notturna veglia
    il lume di luna fende uomini e case,
    la Grande Orsa traversa il firmamento nel nord,
    il Saggittario declina nel sud.

    In questa notte io meglio intendo
    l'aria tiepida di primavera:
    voce di insetti di nuovo penetra
    il verde velo della finestra.

    (Liu Fang-p'ing)

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  21. Notte di luna

    Inventarti nel buio che invade
    il cuore la stanza il cuscino
    vedere la luna che cade
    soave sul profilo vicino.

    Smarrita tra i tuoi capelli
    sentire pulsare la vita,
    capire che la mia storia
    si ferma tra le tue dita.

    Gaia Grimani

    ΑπάντησηΔιαγραφή
  22. Luna
    da Negrita

    Tu non lo sai
    quanto mi piace
    non lo sai
    quando ti perdi
    a far finta di essere
    semplice... calma...
    morbida...

    Come un mistero
    da decifrare
    tu sei la luna
    ancora da esplorare.

    Aspettami...
    voglio salire lassù...
    ...E NON TORNARE PIU'...

    Ti vedo trasformare
    lacrime in coriandoli
    con un bicchiere in mano
    mi ritrovo qui a scoprire
    lucida, splendida
    serenità...

    E ridi ancora
    mi aiuti a respirare
    bianco aquilone
    che gioca con il sole

    Aspettami...
    voglio salire lassù...
    ...E NON TORNARE PIU'...

    L'estate è un sentimento...
    è caldo anche d'inverno...

    Aspettami...
    voglio salire lassù...
    ...E NON TORNARE PIU'...

    ΑπάντησηΔιαγραφή

Ευχαριστώ για την επίσκεψη.
Grazie per la tua Gentilezza.

Lunapiena