Σάββατο 29 Σεπτεμβρίου 2007
Φεγγάρι μου γλυκό.....
La LUNA AMICA
Nella notte guardo il cielo stellato. Come è pallida la Luna stasera... Di fronte una piccola collina, vestita di verde scuro. Il vento accarezza le foglie degli alberi di pino, mi arriva un leggero profumo. Respiro profondamente, come se l'aria mi mancasse da sempre. Calmo silenzio... rasserena l'anima. La poesia della natura! La mia fantasia si libera... gli alberi di pino diventano, ballerini che danzano sul sommerso ritmo del vento, l'inesauribile canto d'amore. Stasera la sua rabbia e' calmata, la nostalgia addolcisce sempre. Sento le sue carezze sui miei capelli.
Come è fresco questo contatto, mi porta i brividi... Chiudo i miei occhi per poterlo godere in pieno! Sveglia i miei sensi, mi fa tornare ancora, la voglia di Te... Dolce tristezza. Nostalgia amata. Vorrei volare vicino a te... per sentire ancora il tuo respiro. L'eco delle parole sussurrate una volta, tornano nella mente... come una musica divina, arrivata dal cielo. Respiro profondamente per far calmare i battiti del mio cuore, che avevano cominciato a seguire il ballo della natura. Appro i miei occhi, guardo la pallida Luna e mi sempra di sorridere.
Come è triste quel suo sorriso. Triste e dolce come il mio!!! Me la sento complice. Sta sempre là... con la puntualità di una cara amica, la trovo sempre ad aspettarmi. quasi tutte le notti... paziente e sincera.
Quando ero bambina adoravo le favole... ancora oggi come allora mi lascio perdere nella loro magia. Prima che diventasse divina, anche la luna era una ragazza umana. Si era innamorata del Sole. Un amore proibito per lei. Lui un Dio... Ogni tramonto usciva di casa di nascosto, per vedere la sua partenza.. per il suo regno del buio. La notte si era addolcita di tutto questo amore... e la portata con se nel cielo Stellato. Era diventata la sua figlia preferita. Ma era sempre pallida e triste. Cosi le ha permesso ogni tramonto di incontrare il sole, per un solo saluto un solo bacio un solo sorriso. E' allora che il Sole regala tutti i suoi colori, come un dono alla madre Natura... sciolto, da quel immenso ed infinito amore della Luna. Sorrido al ricordo di questa favola. Sento la Luna amica. Mi sento meno sola. La presenza dei amici portano sempre tranquilità... e calmo calore. Come è bello il cielo stellato questa Notte!!! Mi sento in armonia assoluta con la natura.
Ma da un tratto il magico silenzio, si rompeUna sirena di ambulanza traumatiza la Notte... Una persona in pericolo... Una corsa... per salvare una Vita. Un segnalo di tragico... Piacere, nostalgia e lotta contro la morte, la nostra Vita...
La Luna amica sta sempre là... il suo amore la resa eterna. Amica del uomo da sempre... per sempre. Lei ha accetato il buio, non prova paura e puo' ancora amare. puo’ ancora intristirsi. puo' ancora godere i mille colori del suo Sole.
Luna Amica... Ti adoro!!!
Lunapiena ( Maggio 2002)
Τετάρτη 26 Σεπτεμβρίου 2007
Στης Σιωπής την αγκαλιά
Parlare...senza aver niente da dire
comunicare in silenzio
i bisogni dell'anima
dar voce alle rughe del volto,
alle ciglia degli occhi,
agli angoli della bocca.
Parlare... tenendosi per mano..
Tacere... tenendosi per mano..
Paul Eluard
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Σάββατο 22 Σεπτεμβρίου 2007
ΝΙΚΟΣ ΕΓΓΟΝΟΠΟΥΛΟΣ
21 Οκτωβρίου 1907: Γέννηση του Νίκου Εγγονόπουλου στην Αθήνα, δεύτερος γιος του Παναγιώτη και της Ερριέττης.
Καλοκαίρι 1914: Ταξίδι στην Κωνσταντινούπολη. Η οικογένεια εγκαθίσταται αναγκαστικά εκεί μετά την κήρυξη του πολέμου.
1928-1930: Εργάζεται ως μεταφραστής σε Τράπεζα και ως γραφέας στο Πανεπιστήμιο. Παράλληλα πηγαίνει στο νυχτερινό Γυμνάσιο του Ψυρρή για να αποκτήσει και ελληνικό Απολυτήριο.
1930-1933: Εργάζεται ως ημερομίσθιος σχεδιαστής στη Διεύθυνση Σχεδίων Πόλεων του Υπουργείου Δημοσίων Έργων.
1932: Γράφεται στην Ανωτάτη Σχολή Καλών Τεχνών και γίνεται μαθητής του Κωνσταντίνου Παρθένη. Παράλληλα φοιτά στο εργαστήριο του Φώτη Κόντογλου όπου ένα χρόνο πριν είχε ξεκινήσει ο Γιάννης Τσαρούχης. Οι δύο μαθητές θα βοηθήσουν τον Κόντογλου στις τοιχογραφίες του σπιτιού του.
1938: Ο Νίκος Εγγονόπουλος παρουσιάζει για πρώτη φορά έργα του, τέμπερες σε χαρτί που εικονίζουν παλιά σπίτια πόλεων της Δ. Μακεδονίας, στην Έκθεση «Τέχνη της Νεοελληνικής Παραδόσεως», οργανωμένη από το σύλλογο «Ελληνική Λαϊκή Τέχνη» στην Αίθουσα Στρατηγοπούλου. Συνεργάζεται ακόμη στις μακέτες των αρχοντικών που κατασκευάζει Δ. Πικιώνης με χορηγία του Υφυπουργού Τουρισμού.
Μεταφράζει επίσης ποιήματα του Tristan Tzara που δημοσιεύονται στο τεύχος Υπερεαλισμός Α'. [Τα ίδια ποιήματα αναδημοσιεύονται στο βιβλίο Tristan Tzara, Υπερρεαλισμός και μεταπόλεμος, «Ύψιλον/βιβλία», 1979]. Τελειώνει τις εργαστηριακές σπουδές στη Σχολή του. Δημοσιεύει τρία ποιήματα - Εκεί, Ο μυστικός ποιητής, Νυκτερινή Μαρία - στο περ. Ο Κύκλος του Απόστολου Μελαχρινού.
Τυπώνεται επίσης η πρώτη ποιητική του συλλογή: Μην ομιλείτε εις τον οδηγόν,
«Κύκλος». Σχεδιάζει τα σκηνικά και τα κουστούμια για το έργο του Πλαύτου Μέναιχμοι (Θέατρο Κοτοπούλη, Σκηνοθεσία Γ. Σαραντίδης). Τον Δεκέμβρη τυπώνεται το βιβλίο: Απόστολου Μελαχρινού "Απολλώνιος" με εικόνες του ζωγράφου Νίκου Εγγονόπουλου έκδοση «Κύκλου»
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Τρίτη 18 Σεπτεμβρίου 2007
Cogliere l'Attimo.....
COGLIERE L'ATTIMO
La radio trasmette la musica di Chopin, le vibrazioni della mia anima
si mischiano con i battiti del mio cuore. Un viaggio nel ritmo musicale
in compagnia con le immagini della mia fantasia.
Un viaggio verso l'interno... un viaggio verso su'...
Il tempo, il luogo perde la sua forma.
Il passato si mischia con il presente,
l'indomani sembra di essere già arrivato.
Il tempo si allarga con epicentro il momento....
Musica!, la bella adorata del tempo l'assortita amante,
Tempo e Musica, la coppia Più' armoniosa del mondo.
Tempo!, l'amante fugace, il padrone possessivo.
La mia anima si trasporne... si segue... si rimette...
pulsa al ritmo musicale, palpita nel flusso del tempo,
in una vibrazione ritmica avanti ed indietro.
I suoi elementi come molecole una vicina all' altra in un orbita universale.
Che meravigliosa armonia, che magnifico piacere un immenso godimento.
Il passato e' storia, il presente e' vivere, il futuro e' solo speranza.
Vita: origine, cammino e fine, in una unione orgasmica... Coito Divino!
Il silenzio... il suono... il moto... e la pausa...,il silenzio,
la forza e la debolezza, la luce ed il buio,
la carezza e la passione, la serenità' e la tensione,
la fantasia e la realtà, il percepire profondo ed esteriore
in un' unione continua, in un ballo divino.
l'avvicinamento delle note... la loro contiguità'...
La vittoria della morte...
Viaggiando con il Dioniso, mi ha trascinata la sua musica
in un ballo divino.
Lunapiena
Κυριακή 9 Σεπτεμβρίου 2007
CESARE PAVESE
Cesare Pavese (9.9.1908-27.8.1950)
Antenati
Stupefatto del mondo mi giunse un'età
che tiravo dei pugni nell'aria e piangevo da solo.
Ascoltare i discorsi di uomini e donne
non sapendo rispondere, è poca allegria.
Ma anche questa è passata: non sono phi solo
e, se non so rispondere, so fame a meno.
Ho trovato compagni trovando me stesso.
Ho scoperto che, prima di nascere, sono vissuto
sempre in uomini saldi, signori di sè,
e nessuno sapeva rispondere e tutti eran calmi.
Due cognati hanno aperto un negozio - la prima fortuna
della nostra famiglia - e l'estraneo era serio,
calcolante, spietato, meschino: una donna.
L'altro, il nostro, in negozio leggeva romanzi
- in paese era molto - e i clienti che entravano
si sentivan rispondere a brevi parole
che lo zucchero no, che il solfato neppure,
che era tutto esaurito. E' accaduto phi tardi
che quest'ultimo ha dato una mano al cognato fallito.
A pensar questa gente mi sento più forte
che a guardare lo specchio gonfiando le spalle
e atteggiando le labbra a un sorriso solenne.
E' vissuto un mio nonno, remoto nei tempi,
che si fece truffare da un suo contadino
e allora zappò lui le vigne - d'estate -
per vedere un lavoro hen fatto. Così
sono sempre vissuto e ho sempre tenuto
una faccia sicura e pagato di mano.
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Πέμπτη 6 Σεπτεμβρίου 2007
ADDIO........ LUCIANO PAVAROTTI
Luciano Pavarotti
Nessun Dorma
Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o, Principessa,
nella tua fredda stanza,
guardi le stelle
che tremano d'amore
e di speranza.
Ma il mio mistero e chiuso in me,
il nome mio nessun saprá!
No, no, sulla tua bocca lo diró
quando la luce splenderá!
Ed il mio bacio sciogliera il silenzio
che ti fa mia!
(Il nome suo nessun saprá!...
e noi dovrem, ahimé, morir!)
Dilegua, o notte!
Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle!
All'alba vinceró!
vinceró, vinceró!
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Τρίτη 4 Σεπτεμβρίου 2007
SETTEMBRE e...... POESIA
Kι αν για τον έρωτά μου
δεν μπορώ να πω
αν δε μιλώ για τα μαλλιά σου, για τα χείλη,
για τα μάτια..
όμως το πρόσωπό σου
που κρατώ μες στη ψυχή μου,
ο ήχος της φωνής σου που κρατάω μες στο μυαλό μου,
ημέρες του Σεπτέμβρη
που ανατέλλουν στα όνειρά μου
τις λέξεις και τις φράσεις μου πλάθουν και χρωματίζουν
σ' όποιο θέμα κι άν περνώ, όποια ιδέα κι αν λέγω.
Κ. Καβάφης
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Δευτέρα 3 Σεπτεμβρίου 2007
Gocce di Lacrime
Gocce di Lacrime
Nuvola grigia sul mio cuore,
la tristezza dell' ingiustizia nel mondo,
un bimbo vive in paura,
senza premure e senza confrondo,
mancanza d'amore...
sotto l'ombra di una guerra inutile.
Gocce di lacrime
sul volto di un fiore,
disperazione e terrore...
nei suoi occhi innocenti,
spaventato e' il suo cuore,
finite le favole, all'incontro con realta.
Distrutta la bellezza del paradiso ,
fuoco d'armi nel posto delle Stelle,
avanza il buio dell'odio di un dominio,
che non rispetta il futuro del mondo.
Gocce di lacrime cadute dal cielo,
che chiede perdono dal fiore di Vita.
Lunapiena
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Gocce di Lacrime
Nuvola grigia sul mio cuore,
la tristezza dell' ingiustizia nel mondo,
un bimbo vive in paura,
senza premure e senza confrondo,
mancanza d'amore...
sotto l'ombra di una guerra inutile.
Gocce di lacrime
sul volto di un fiore,
disperazione e terrore...
nei suoi occhi innocenti,
spaventato e' il suo cuore,
finite le favole, nell'incontro con realta.
Distrutta la bellezza del paradiso ,
fuoco d'armi nel posto delle Stelle,
avanza il buio dell'odio di un dominio,
che non rispetta il futuro del mondo.
Gocce di lacrime cadute dal cielo,
che chiede perdono dal fiore di Vita.
Lunapiena
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